Moncalvo - Un territorio senza capitale: la corte itinerante dei Monferrato
Moncalvo fu uno dei centri principali del Marchesato del Monferrato ed il suo castello, sede di Corte, costituiva uno dei più grandi complessi fortificati del Piemonte. Quella dei Marchesi del Monferrato fu a lungo una Corte itinerante; anche se questa caratteristica andò attenuandosi con l’affermarsi della dinastia Paleologa, i Marchesi erano soliti, per mantenere un più efficace controllo del territorio, muoversi sistematicamente all’interno dei loro possedimenti , tra Valenza, Moncalvo, Pontestura, Montiglio e Asti, allorché nel XIV secolo, la città fu per breve periodo soggetta ai Paleologi di Monferrato.
La necessità di spostarsi frequentemente - e nello stesso tempo di mantenere uno stile di vita adatto al rango - si rifletteva sulla tipologia dei manufatti e degli arredi delle dimore marchionali; questi, infatti, dovevano unire al lusso la caratteristica di poter essere trasportati con facilità.
Particolarmente adatto a questo scopo fu l’arazzo, accessorio d’arredo ,che vide un’ampia diffusione a partire dalla metà del XIV secolo e che assolveva anche alla funzione di difendere gli ambienti dal freddo. Non mancavano poi nel “corredo da viaggio” dei Marchesi e della loro Corte, oltre a manufatti di uso quotidiano, anche libri, strumenti astrologici, tappeti e, per le necessità dell’anima, reliquie ed oggetti sacri.
Nel periodo di permanenza dei Marchesi, ogni castello del territorio doveva trasformarsi velocemente in un ambiente lussuoso ed accogliente, ove ospitare la Corte e ricevere personalità di alto lignaggio.